Legni:
- Si sposta per tutta l’Europa alla ricerca dei legni più adatti, possibilmente di età vetusta fino ai trent’anni.
- Talvolta, qualora trovi legno fresco di primissima qualità, lo lascia essiccare naturalmente per un minimo di tempo di sei anni, prima di lavorarlo.
- Acero proveniente dalla Slovenia, dai Balcani e dalla Germania.
- Abete rosso maschio della Val di Fiemme.
- Ebano dell’India o del Marocco.
- Bosso d’Osona.
Colle:
- Unicamente colle animali che garantiscono un’idonea adesione e una perfetta penetrazione nei pori del legno.
- Colla di pesce ottenuta con un processo di lavorazione delle vesciche di una particolare specie ittica dei mari del Giappone.
- Colla di coniglio ottenuta grazie ad un processo di ebollizione della pelle e delle ossa.
Vernici:
- Resine unicamente naturali
- Ambra (del mar Baltico)
- Coppale di Manila (delle Filipine e dell’Indonesia)
- Mastice (dell’isola greca di Quios)
- Gomma lacca (dell’India)
- Elemi (del Brasile)
- Propoli (resina prodotta dalle api)
- Trementina (oleoresina di conifere)
Come nasce:
Una volta terminato il processo di costruzione di uno strumento, comincia la ricerca accurata delle sue caratteristiche timbriche, ossia dell’impasto dei suoi armonici. Prima di essere consegnato al musicista, lo strumento viene collaudato facendolo suonare in tutti i suoi registri; lo scopo è di ”aprirlo”, di permettere cioè al legno, che è di fatto materia viva, di riconoscere e assimilare gli armonici che determinano il timbro, ossia la voce, sempre unica di ciascuno strumento.
Talvolta, se richiesto dal committente, i manufatti possono essere “antichizzati”, sulla base dell’osservazione e ricerca costante rivolta agli strumenti antichi e con l’ausilio di strategie di verniciatura. I risultati, ampiamente sperimentati, offrono un effetto visivo e olfattivo tale che il musicista percepisce lo strumento come “vissuto”, già custode di musica, di calore umano e di vita.